Si tratta di un caso senza precedenti per la società nipponica che in questo modo cerca di arginare le perdite per le vendite imbarazzanti del loro prodotto. A differenza delle sue principali concorrenti sul mercato delle console, la Nintendo non ha altri settori su cui ammortizzare le perdite, quindi una manovra del genere per loro è davvero l'ultima spiaggia. Ridurre il prezzo in questo modo, per loro è più un rischio che un'opportunità.
La causa di queste mancate vendite bisogna cercarla nella pubblicizzazione grossolana della 3DS. Quanti di voi quando ha visto per la prima volta la pubblicità della console in TV o sul web ha pensato che fosse semplicemente l'enesimo "remake" della DS? L'intenzione della casa produttrice era quella di affermarla come successore della DS, ma la pessima campagna pubblicitaria non ha creato quello stato di cose. Se si aggiunge anche l'accoglienza freddina che ha avuto l'annuncio della WiiU all'E3, si intuisce che la casa di Kyoto non è propriamente in buone acque.
Infatti a poche ore dell'annuncio della riduzione del prezzo della 3DS, è arrivata l'amissione di colpa ufficiale di Satoru Iwata che in conferenza degli investitori si è preso la piena responsabilità e si è ridotto lo stipendio del 50% in perfetto stile nipponico. Mi chiedo se avremo mai il piacere nel Bel Paese di vedere qualcuno che si abbassa lo stipendio come ammissione di colpa :P
Stiamo a vedere gli sviluppi futuri. La Nintendo è una corazzata, ma questo è stato un bel colpo. Speriamo che si riprenda perchè la "Big N" è sempre riuscita a dare ai suoi clienti un qualcosa che i concorrenti non sono mai riusciti a replicare: l'immediatezza e il divertimento come era agli albori del gaming
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